Dopo questo viaggio a Barcellona terminato ormai da qualche giorno credo che proprio la gente sia stata la cosa che mi sono portato a casa con più piacere, un po’ come i souvenir che alla fine ti metti sempre in valigia e dopo anni acquistano un certo fascino kitsch.
L'idea che avevo inizialmente era ti tenere una sorta di diario illustrato.
Mi immaginavo, ancora sul divano di casa prima della partenza, vagare errante per le vie di Barcellona con il mio fedele taccuino in mano e disegnare ogni angolo e ogni scorcio che mi fosse sembrato quello giusto, ma si sa, tra il dire il fare ci sono di mezzo giornate piene di spostamenti, shopping, e serate in cui torni in appartamento e l'unico pensiero che ti resta è mettere qualche cosa sotto i denti, farsi una doccia e versare qualche goccio di Sangria stravaccato in terrazza, e quindi il metodico pensiero del "day by day" sfuma o per lo meno diventa meno rigoroso.
L'idea che avevo inizialmente era ti tenere una sorta di diario illustrato.
Mi immaginavo, ancora sul divano di casa prima della partenza, vagare errante per le vie di Barcellona con il mio fedele taccuino in mano e disegnare ogni angolo e ogni scorcio che mi fosse sembrato quello giusto, ma si sa, tra il dire il fare ci sono di mezzo giornate piene di spostamenti, shopping, e serate in cui torni in appartamento e l'unico pensiero che ti resta è mettere qualche cosa sotto i denti, farsi una doccia e versare qualche goccio di Sangria stravaccato in terrazza, e quindi il metodico pensiero del "day by day" sfuma o per lo meno diventa meno rigoroso.
L'appartamento, come già detto sotto, è al 6° Piano di Carrer de l'Argenteria, una via pedonale che a chieder di meglio sarebbe stato impossibile. La strada porta dritto dritto alla Cattedrale e si trova in linea d'aria a cento metri proprio dal Museo Picasso. Due luoghi di culto, ma ormai il mio pellegrinaggio pendente verso il maestro, era segnato.
Non sono solo ovviamente.
Insieme a me, Adriana, artista poliedrica e allegramente gotica di Torino da cui ho appreso, vergognosamente i fondamentali della pittura quella seria e fatta con i materiali giusti. Avrei ancora i barattoli a basso costo e le tele della LIDL se non ci fosse stata lei a consigliarmi i Brera e regalami un rotolo di tela ancora da tagliare. Abbiamo fatto l’università insieme, quindi certe cose avrei dovuto conoscerle anche io. Forse ero in bagno. Forse è talmente tanta la voglia di disegnare che ho certe volte che mi accontento anche di un fazzoletto di carta e una bic e non bado al “corredo”.
Lorenzo bassista dei D-Drop, scultore ed elemento portante del gruppo in quanto appassionato di cucina e cocktail.
Giulia, la più giovane, aspirante attrice, ballerina e cantante di musical, che prima di calcare le assi dei palcoscenici più famosi del mondo arrotonda frequentando il secondo anno di scienze infermieristiche.Un infermiera poi abbiamo pensato che facesse sempre comodo.
Tamara, anche lei artista, purtroppo l’ho davvero scoperta gli ultimi giorni quando abbiamo parlato per ore di buddismo e pace interiore e quindi non so dire che lavoro faccia, o meglio forse mi è stato detto ma la mia memoria non arriva a tanto.
Le giornate non erano rigidamente scandite, di mattina disegnavo quello che mi restava aggrappato alla mente delle cose viste nel giorno precedente. Il pomeriggio si esce a caccia di spunti e a fare tappa fisse alle attrazioni d’obbligo intervallando con brindisi di Sangria e shopping (occhiali colorati, cappelli, infradito...cosa da turisti) approfittando del fatto che Giulia era la prima volta che visitava Barcellona e quindi non abbiamo potuto evitare un giretto monografico su Gaudì, un salto alle 21 spaccate alla fontana di Montjuic per lo spettacolo e un giro sulla Rambla e al mercato della Boqueria.
Sono stato in giro per le vie del barrio Gotico cercando il cuore della città, gli scorci, le decorazioni, quello che avrebbe potuto soddisfare la mia fame di disegno. Ero partito con quel desiderio, un po' da disegnatore romantico, di carpire i segreti della città, poi alla fine mi sono accorto che quello che rende così “colorati” certi luoghi e certi ambienti è la gente che li attraversa: camerieri impeccabili, ciclisti baffuti, blogger annoiate, studentesse uscite da un rave, musicisti barbuti, banchieri tatuati. Mi fermo a bere una sangria e mi fermo a guardare i personaggi che bevono e mangiano accanto a me, i dettagli, le espressioni, poi inevitabilmente provi ad immaginare perchè sono li, come mai quella faccia, volti, storie, che tutte insieme, allontanando il microscopio, alla fine ti restituiscono una città.
Amo le liste e mi diverte farle.
Questa è una lista disordinata di ciò che mi sono portato a casa:
...gli skater davanti al Macba, le opere incomprensibili di Tapiè, i twitter in diretta con il tizio della fondazione Suñol, la Tarra di Nichelino, il gelataio argentino innamorato di Ornella Muti e la sangria nei bidoncini da 2l.
Le interviste a Parco Guell, il pollo del kentucky fried chicken, le opere di El tono sulle serrande dei negozi, gli odori del ristorante sotto casa, i pulpitos e i tramonti dalla terrazza.
I messaggi sugli attraversamenti pedonali e quelli sui pacchetti di sigarette, la protesta di piazza sotto casa e i bonci che fanno le bolle e chiedono i soldi come degli esattori, la cantante lirica e il mendicante coi conigli.
Il libro di Picasso, il cane Lump e il cane digitale in vetrina, i colori della boqueria e la doppia pasta con panna e zucchine, i giocattoli vintage e i quadri di Malevic, le tele in terrazza, l'arte e questo blog!
Vi auguro buon viaggio, se vi capita!
* Postazione di lavoro all'alba delle 11:30 dalla terrazza di casa
* Skater di fronte al Museo di arte Contemporanea
* Miguel
* Alma
* Horacio
Cronachetta del Giorno 5* Postazione di lavoro all'alba delle 11:30 dalla terrazza di casa
* Skater di fronte al Museo di arte Contemporanea
* Miguel
* Alma
* Horacio
Ieri sera ho dipinto su uno stendino. Si dipinge ormai ovunque.
Questa mattina dopo un cappuccino con ghiaccio e una brioche vuote ho concluso la quarta tela.
Fuori, Barcellona è un bellissimo caleidoscopio di vite, passando accanto alla gente, mangiando gomito a gomito con persone a caso si ha la sensazione di leggere dentro le storie che li hanno portati li. Davanti ad un panino e una sangria.
Last night, I painted on a clothes hanger. We paint anywhere now.
* Ramon
* Esteban
* Primo schizzo in memoria del primo tapas-brindisi
Ieri abbiamo preso la metropolitana, scoprendo che ogni linea ha il suo stile, la sua gente. Una mezzoretta con il naso all'insù e una mano sopra gli occhi a guardare le guglie della Sagrada Familia, poi una passeggiata a Parc Guell per una giornata monografica su Gaudì. Code ovunque, ultima quella della lucertola sullo scalone in uscita...circondata da persone in posa.
Yesterday we took the subway, discovering that every line has its style, its people.
* Paloma
* Fermin
Come promesso siamo passati a fare una spesuccia salutista alla Boqueria, antico e colorato mercato storico di Barcellona. Anche qui metto un asterisco per tornare a parlare dei sapori e dei colori con più calma.
Ora esco per andare a prendere un po' di spunti al MACBA, con asciugamano nella borsa per finirmi in spiaggia a meditare su questa strana arte contemporanea.
A dopo.
As promised we went to do some healthy grocery shopping at the Boqueria, historical and colorful market in the old Barcelona. Here to, I make a point to come back to talk about smells and colors with more time.
And now I go to look for some other ideas and sparks at MACBA, with a towel in my bag, so that I can end up on the beach to meditate on this strange contemporary art.
* Colori al mercato della Boqueria
Cronachetta del Giorno 4
* People/safari in giro per la Rambla
* Violini e biciclette
* La punk e il passerotto
* Gente che guarda a Parc Guell
Ieri sono finalmente andato al Museo Picasso, e sono uscito con un cd di musica che la copertina dice essere la musica che ascoltava Pablo mentre dipingeva, ho voluto crederci, e un libro fotografico su Picasso e Lump, il suo fedele cane bassotto. Non ho saputo resistere, due delle cose che più adoro in unico libro..mio!
* @Mitte Barcellona
* Emilio
* Ector
Cronachette dal Giorno 1 al Giorno 3
Sapevo che non sarei riuscito a scrivere qui sopra tutti i giorni, la vacanza è sempre un momento che sembra tranquillo poi ci si ritrova a correre e non avere un secondo per tirare le fila del discorso.
Bene, da qualche parte bisogna pure cominciare.
Sono l'1:38 di mercoledì 3 Agosto, siamo a Barcellona da due giorni nell'appartamento che rispetta abbastanza fedelmente quello delle foto al momento della prenotazione, si forse il grandangolo rendeva il tutto un po' più grande, ma non ci lamentiamo.
La terrazza c'è.
E' la prima cosa che abbiamo cercato una volta messo piede nell'appartamento Dalì 106.
In terrazza facciamo tutto. Avremmo potuto affittare la terrazza e giusto il bagno.
La temperatura esterna è calda ma piacevole.
I knew it that I wasn't going to be able to write on this every day, holidays are like this, a time that you think as calm and then, you find yourself running around and you can't find a moment to stop and recap.
So, let's see, we need to start somewhere.
It's 1:38am of wednesday August 3rd, and we have been in Barcellona for two days, in this apartment that it resembles quiet accurately the pics that we saw at the booking, maybe the camera lenses made everything a bit bigger, but we can't complain.
The terrace is here. It's the first thing we found once set foot inside the apartment Dali 106.
We do everything on the terrace. We could have rented the terrace and the bathoom only.
Outside it's hot but pleasant. Inside it feels like inside a butcher's cell. A breath, a little cloud.
* dalla terrazza di casa
Presi dall'enfasi la prima cosa è agguantare il taccuino e disegnare di getto quello che sarà sotto di noi per una settimana.
Per dare qualche info in più, quella che si vede nella foto sopra è Carrer de l'Argenteria che si stacca da via Laietana per raggiungere la Cattedrale di Barcellona, una strada stretta, molto trafficata per fortuna di gente variopinta, di ciclisti, skater, famigliole di tedeschi, rapper e gangster in canottiera, piena di negozi dove servono arditi stuzzichini (beh chiamiamoli col suo nome "tapas").
Di prima mattina, sporgendosi un po', ho fatto questo.
* Prima tela dal terrazzo
* Bagnanti a Barceloneta
* Esposizione al pavimento
* Perle di saggezza sui muri del Macba
* Il supremo Malevic
* Adoro la grafica di questo giocattolo
* Il cane digitale vs il cane di pelo
* La grafica a tavola, andavo matto per questa etichetta!
Questa mattina dopo un cappuccino con ghiaccio e una brioche vuote ho concluso la quarta tela.
Fuori, Barcellona è un bellissimo caleidoscopio di vite, passando accanto alla gente, mangiando gomito a gomito con persone a caso si ha la sensazione di leggere dentro le storie che li hanno portati li. Davanti ad un panino e una sangria.
Last night, I painted on a clothes hanger. We paint anywhere now.
This morning, after a iced cappuccino and a plain croissant, I completed my fourth painting.
Outside of here, Barcelona is a wonderful caleiscope of lives, walking by people, eating with your elbow touching a stranger, randomly, you have the feeling to read inside the stories that took them there. In front of a sandwich and a glass of sangria.
* Ramon
* Esteban
* Primo schizzo in memoria del primo tapas-brindisi
Yesterday we took the subway, discovering that every line has its style, its people.
After half hour with the nose in the air and a hand sheltering the eyes from the sun to look at the top of the Sagrada Familia, we took a walk in Parc Guell for a single-theme day on Gaudì. There were lines everywhere, long like the tail of the lizard at the exit of the park, surrounded by people posing for the camera.
* Paloma
* Fermin
Come promesso siamo passati a fare una spesuccia salutista alla Boqueria, antico e colorato mercato storico di Barcellona. Anche qui metto un asterisco per tornare a parlare dei sapori e dei colori con più calma.
Ora esco per andare a prendere un po' di spunti al MACBA, con asciugamano nella borsa per finirmi in spiaggia a meditare su questa strana arte contemporanea.
A dopo.
As promised we went to do some healthy grocery shopping at the Boqueria, historical and colorful market in the old Barcelona. Here to, I make a point to come back to talk about smells and colors with more time.
And now I go to look for some other ideas and sparks at MACBA, with a towel in my bag, so that I can end up on the beach to meditate on this strange contemporary art.
Later!!
* Colori al mercato della Boqueria
Cronachetta del Giorno 4
Questa mattina ci siamo svegliati un po' tardi complice la paella di ieri
Avevo in testa un po di immagini rubate in giro per la Rambla di personaggi e allora ancora prima di fare colazione ho buttato giù alcuni di quei visi.
Si ha davvero la sensazione di essere nel "mondo", circondato da volti e da visi che si portano dietro chissà quali storie. Una sorta di safari umano. Appena avrò tempo approfondirò un po' di più questo discorso.
this morning we sletp till late with the complicity of last night's paella.
Si ha davvero la sensazione di essere nel "mondo", circondato da volti e da visi che si portano dietro chissà quali storie. Una sorta di safari umano. Appena avrò tempo approfondirò un po' di più questo discorso.
Questa mattina ho fatto questo sopra e ieri quest'altro.
this morning we sletp till late with the complicity of last night's paella.
I had in mind some of these diverse images characters stolen from the Ramblas, and so even before breakfast I put some of those faces on paper.
You really feel like you are part of the "world", surrounded da faces and heads that carry with them stories that none knows. A sort of human safari. When I find some time, I will dig deeper in this subject. This morning I made the one above, yesterday this one below.
* People/safari in giro per la Rambla
* Violini e biciclette
* La punk e il passerotto
* Gente che guarda a Parc Guell
Ieri sono finalmente andato al Museo Picasso, e sono uscito con un cd di musica che la copertina dice essere la musica che ascoltava Pablo mentre dipingeva, ho voluto crederci, e un libro fotografico su Picasso e Lump, il suo fedele cane bassotto. Non ho saputo resistere, due delle cose che più adoro in unico libro..mio!
La mia prossima meta: il MITTE.
Yesterday I finally went to the Museo Picasso, and I left with a music CD that from the label on the cover seems to be some music that Pable listened to while painting, I wanted to believe in it, and I also bought a photography book on Picasso and Lump, his faithful dachshund. I couldn't resist: these are two of my favorite things in one book only! it had to be mine!!
Tranquilla passeggiata verso la galleria Rojo, ora divenuta appunto MITTE, una sorta di galleria d'arte, spazio design e ristorante bar dove abbiamo piacevolmente chiacchierato con la gallerista curatrice, simpaticissima argentina trapiantata a Barcellona in una lingua strana fatta di dialetti e idiomi sudamericani.
Empanadas, una birra chiara e il biglietto da visita è scivolato sul bancone tra le mani della padrona.
Yesterday I finally went to the Museo Picasso, and I left with a music CD that from the label on the cover seems to be some music that Pable listened to while painting, I wanted to believe in it, and I also bought a photography book on Picasso and Lump, his faithful dachshund. I couldn't resist: these are two of my favorite things in one book only! it had to be mine!!
Next in line: the MITTE.
Easy walk to the gallery Rojo, now called MITTE, a sort of art gallery, design space and restaurant-bar, where we chatted in a weird language of dialects and south american slang with the curator, an extremely nice Argentine woman who moved to Barcelona. Empanadas, a light beer and one of my cards slipped on the bar to the hands of the owner.
* @Mitte Barcellona
* Emilio
* Ector
Sapevo che non sarei riuscito a scrivere qui sopra tutti i giorni, la vacanza è sempre un momento che sembra tranquillo poi ci si ritrova a correre e non avere un secondo per tirare le fila del discorso.
Bene, da qualche parte bisogna pure cominciare.
Sono l'1:38 di mercoledì 3 Agosto, siamo a Barcellona da due giorni nell'appartamento che rispetta abbastanza fedelmente quello delle foto al momento della prenotazione, si forse il grandangolo rendeva il tutto un po' più grande, ma non ci lamentiamo.
La terrazza c'è.
E' la prima cosa che abbiamo cercato una volta messo piede nell'appartamento Dalì 106.
In terrazza facciamo tutto. Avremmo potuto affittare la terrazza e giusto il bagno.
La temperatura esterna è calda ma piacevole.
La tempera interna è da cella di macelleria. Un soffio, una nuvoletta.
La prima cosa è affacciarsi, sporgersi leggermente dal davanzale, tirare una profonda respirata a pieni polmoni e tirar su l'aria di Barcellona, una sniffata lunga e potente, un misto di acqua di mare, cucina multietnica dai piani sotto e quella brezza che sa di brio e ti stappa le narici. Quello che si vede è questo.
I knew it that I wasn't going to be able to write on this every day, holidays are like this, a time that you think as calm and then, you find yourself running around and you can't find a moment to stop and recap.
So, let's see, we need to start somewhere.
It's 1:38am of wednesday August 3rd, and we have been in Barcellona for two days, in this apartment that it resembles quiet accurately the pics that we saw at the booking, maybe the camera lenses made everything a bit bigger, but we can't complain.
The terrace is here. It's the first thing we found once set foot inside the apartment Dali 106.
We do everything on the terrace. We could have rented the terrace and the bathoom only.
Outside it's hot but pleasant. Inside it feels like inside a butcher's cell. A breath, a little cloud.
First thing to do is to look out, bending over the balcony side a bit, and breath deeply filling up the lungs and inhale all the air of Barcelona, a long and strong inhale, a mix of sea-water, multiethnic cuisine of the lower floors and that breeze that tastes like fervent energy, and open your nostrils. This is what you see.
* dalla terrazza di casa
Per dare qualche info in più, quella che si vede nella foto sopra è Carrer de l'Argenteria che si stacca da via Laietana per raggiungere la Cattedrale di Barcellona, una strada stretta, molto trafficata per fortuna di gente variopinta, di ciclisti, skater, famigliole di tedeschi, rapper e gangster in canottiera, piena di negozi dove servono arditi stuzzichini (beh chiamiamoli col suo nome "tapas").
Di prima mattina, sporgendosi un po', ho fatto questo.
Turned on by it, first thing to do is grab the note book and draw without thinking what we will have below us for a week.
To give some more info, this one that you see in the pic is Carrer de l'Argenteria that goes from Calle Laietana to reach the Cathedrale of Barcellona; Calle de l'Argenteria is a tight street, crowded by diverse and colorful mix of bikers, skaters, family of German turists, rappers and gangsters in a tank, and bordered by holes-in-the-wall that serve inventive delicatessens (let's call them like they are: "tapas").
First in the morning, leaning out a bit, I draw this.
First in the morning, leaning out a bit, I draw this.
* Prima tela dal terrazzo
* Bagnanti a Barceloneta
* Esposizione al pavimento
* Perle di saggezza sui muri del Macba
* Il supremo Malevic
* Adoro la grafica di questo giocattolo
* Il cane digitale vs il cane di pelo
* La grafica a tavola, andavo matto per questa etichetta!
4 commenti:
Ma che bella la galleria dei tuoi personaggi!..."La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto." (C. Buwkovsky) :)
Il tesoro della città di B. !
Rimango in ascolto dal mio coccodrillo gonfiabile, ormai prossimo allo stretto di Gibilterra.
Ricardo ciao, complimenti per il vostro ottimo lavoro. Ho una domanda per voi. Che tipo di blocco per schizzi si impiegano e chi sono queste foto? Grazie e saluti.
Ciao Ricardo e grazie mille per i tuoi complimenti!
La carta usata per gli schizzi è un album di carta ruvida non molto pregiata e non particolarmnete spessa, i lavori più grandi invece sono su tela. Le foto sono fatte da me durante una settimana di vacanza a Barcellona!!
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