Non sono un uomo di montagna, quindi devo ammettere che in certi momenti è stata davvero dura e lontano da quella "passeggiata" che mi ero immaginato!
Due ore e mezza di pendenza sempre più ripida, su un metro abbondante di neve fresca. Resti da solo con i piedi che affondano nella neve e non ti muovi più, allora ti accorgi che non sono più i muscoli a darti una mano, cominci a pensare, e tutto questo camminare e faticare diventa una metafora, la salita ti sprona ad andare avanti, la vetta ti guarda e non fa nulla per avvicinarsi, la salita è molto di più di una banale discesa, ti mette alla prova.
Ho raggiunto la cima con un respiro e con dei crampi alle gambe che non ho mai avuto prima, e gli occhi hanno visto quello che la macchina fotografica ha immortalato...
Come inizio di 2010 non c'è male.
Buon anno a tutti!
«L’arrampicata non è tanto raggiungere la cima, ma piuttosto tutto quello che sta nel mezzo». Lynn Hill
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