martedì 12 marzo 2013

La signora in Viola

La signora in Viola è andata.
E' stato veramente un esperienza elettrizzante a cui pensavo, in tutta sincerità, di non stare dietro.
Alla fine invece è andata bene.

Spiego per chi forse non sa nulla del progetto. Qualche mese fa insieme al pianista compositore Enrico Pesce e il violista Cludio Gilio, davanti ad un marocco e un caffè macchiato, decidiamo di tentare un esperimento strano: un concerto composto da 10 reinterpretazioni di grandi successi della musica dedicate a donne, accompagnate da ritratti realizzati su poster 50x70 da farsi dal vivo durante il tempo delle canzoni. 10 pezzi, 10 poster. (qui sotto sono solo alcuni)
Donne di carattere, Roxanne, Marinella, Angela, Francesca, donne forti e donne cannone.

All'inizio del concerto è stata dura, credo che per chi disegna, come per chi si prepara a fare 100 metri, la partenza è tutto, si ha bisogno di riscaldamento, preparazione, concentrazione, devi esplodere, sapere dove vanno le linee ancor prima di tracciarle e vedere la figura finita appena il carboncino tocca il foglio. Insomma non è una cosa semplice per chi è abituato a disegnare in tutta tranquillità nel salotto di casa.
Alla fine la velocità e l'immediatezza lasciano spazio alla linee sincere e libere, che conservano la forza di muoversi, di sbavare, di girare, di scorrere dritte su cartoncino.
Son donne, e com'è giusto che sia, bisogna lasciarle fare!

I ringraziamenti del concerto vanno ovviamente a chi ha organizzato il tutto, la Provincia di Alessandria e il Comune di Alessandria, Telethon e soprattutto a Patrizia Melanti che, prima di essere l' organizzatrice, è una cara amica con una grande passione per la musica e l'arte.











2 commenti:

piccikka ha detto...

il terzo ritratto è bellissimo...ci sono riproduzioni acquistabili? (credo che una illustrazione originale non me lo posso permettere!)

Enrico Pesce ha detto...

Caro Rik, l'esperienza è stata bellissima... Grazie per quello che hai fatto... Ho imparato tanto dai tuoi segni... Spero di farlo mille altre volte...
Un abbraccio